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FOTOALBUM 1998
La mia transizione sessuale incominciò in modo drastico e immediato in una data precisa che non ricordo, ma che si situa fra gli ultimi giorni di aprile e i primi di maggio del 1998. I dettagli della mia (ri-ri)scoperta, li ho raccontati nella prima parte della mia autobiografia. Ciò che questa pagina vuolr provare a dimostrare è che una consapevolezza profondamente introiettata è già - seppur in minima parte - terapia ormonale sostitutiva. Non saprei che altra spiegazione trovare altrimenti per spiegare la netta differenza fra le foto qui sotto (maggio 98), scattate pochi giorni dopo il mio "arrendermi" alla mia verità interiore e quelle successive di qualche mese, in cui anche il viso, seppur modestamente risulta almeno un poco arrotondato. La terapia ormonale infatti la inizierò soltanto nel dicembre 1999 e peraltro per almeno un mese con soli antiandrogeni (ovvero senza la spinta femminilizzante degli ormoni femminili, gli estrogeni).
Inoltre, anche se non dimostrabile dalle foto, dal momento in cui cessai di resistere al mio maschile, gradualmente nei mesi si produsse una evidente riduzione sia delle erezioni (cosa tutto sommato spiegabile anche solo psicologicamente) sia della spermatogenesi, che fino ad allora era risultata nella norma maschile, se non addirittura leggermente abbondante rispetto alla media. Psiche & Soma primi artefici della mia seppur lieve transizione anche fisica, anche, soggettivamente endocrinologica. Quando in agosto, per una stupida idea del primo endocrinologo che mi mise in "terapia", fui costretta all'esame dello sperma, esso risultò ai limiti inferiori della norma e poco ricco in spermatozoi.
Una novità rispetto al mio passato che dimostra quanto "Psiche" possa - sebbene insufficientemente per una transizione - iniziare a modificare il "soma" nella direzione del proprio puro e semplice auspicio.
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Le foto sottostanti risalgono a fine agosto 1998, ovvero a 4 mesi di distanza dalle precedenti. A parte il primo "arricchimento" del mio guardaroba, a parte l'evidenza dell'assenza di terapia ormonale e di laser per la barba (coperta con un prodotto di "camouflage" raro da trovare), mostrano una femminilità più coraggiosa nelle pose ed un primo - minimo - mutamento somatico del viso. (A proposito di "camouflage" delle barbe, un piccolo "tip": ricordate che l'unico colore che copre il "nero" è l'"arancione" per cui solo fondotinta, meglio camouflage, con una base di colore arancione!). |
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Primi di dicembre 1998: una prima tappa "storica" della mia transizione, ovvero la mia prima "uscita" NON in solitario ed anche la mia prima uscita dopo aver iniziato da una decina di giorni la terapia ormonale (solo antiandrogenica). Mentre gradualmente informavo il mondo intorno a me della (ri) nascita di Mirella, una delle mie ex fidanzate fu la prima ad accettare ad uscire con "il brutto anatroccolo". Era domenica e non faceva caldissimo, ma nei primi anni della mia transizione la "minigonna" ha rappresentato il feticcio del femminile in cui si incarnavano i decenni di repressione, se non di rimozione della mia femminilità. Irrinunciabile. Inoltre, come ogni donna sa, è utile cercar di far cadere l'occhio nelle parti migliori di sè e con un viso ancora "barbuto" (per quanto mascherato), i lineamenti ancora mascolini, decisamente opportuno era far cadere gli occhi sulle gambe, le quali, di natura, erano già "pronte" a mostrarsi femminili, previa abbondante ceretta. A casa scatto i primi timorosi "mezzi busto" dove il viso è più in evidenza e lascio uscir fuori la mia parte "attrice" in movenze che prima non mi erano concesse. Una liberazione infinita. Una gioia quasi lacerante. |
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